Ho conseguito laurea in Psicologia Clinica all’Università degli studi di Padova. Durante gli anni universitari ho avuto l’occasione di sperimentare diverse realtà in Italia e all’estero, sia per studio che per formazione: ho vissuto a Coimbra, in Portogallo nel 2013 grazie al progetto Erasmus + (ex LLP), a Londra nel 2016 dove ho svolto il tirocinio e mi sono occupata di ricerca nell’ambito dell’intervento psicoterapeutico con giovani – adulti che soffrono di ansia e depressione come membro dell’equipe di Ease Wellbeing.
Nel 2018 mi sono trasferita a Milano dove ho approfondito nella teoria e nella pratica due ambiti che hanno ampliato le mie conoscenze dal punto di vista clinico e socio-familiare: i Disturbi del Comportamento Alimentare presso il centro ABA Milano e la Mediazione Familiare nei casi di separazione o divorzio presso il centro GEA Irene Bernardini. Durante la mia formazione ho svolto il corso base di Colloquio Motivazionale, un metodo per supportare e sostenere la motivazione delle persone.
Grazie all’esperienza in Inghilterra, mi sono avvicinata alla Psicologia del Costrutti Personali di George Kelly. Avvertendo il desiderio di continuare e nutrire e ampliare la mia formazione mi sono iscritta presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Costruttivista ad indirizzo narrativo- ermeneutico (CESIPc) di Padova.
Nel 2019 ho svolto il tirocinio di specializzazione presso il Centro di Riferimento Provinciale per i Disturbi del Comportamento Alimentare della Ulss 8 di Vicenza e dal 2020 faccio parte come specializzanda dell’equipe di professionisti del Polo Adolescenti (Servizio Infanzia e Adolescenza) della Ulss 3 di Venezia presso la sede di Mestre.
Dal 2019 anche in ambito privato mi occupo di supporto psicologico per giovani-adulti e per adolescenti face-to-face e online, sia in italiano che in inglese.
Nella mia professione parto dalla premessa che ogni persona ha una storia unica che può leggere, raccontare e vivere nel modo che per lei ha più senso.
Preferisco, per questo, parlare di sofferenza anziché di disturbo o malattia poiché tante persone possono, in momenti diversi della loro vita, andare incontro ad un blocco, alla sensazione di non sapere più come procedere nel loro cammino, di non farcela più. Tale sofferenza non è estranea alla persona, bensì fa parte del suo tentativo di fare fronte nel modo migliore a sua disposizione a ciò che sta accadendo o non sta accadendo, trovandosi in quel momento senza alternative.
Ciò che faccio è mettermi in relazione con le persone per cercare di comprenderle e di accompagnarle, in un viaggio costruito insieme partendo da una maggiore comprensione del proprio modo di vedere il mondo. Ogni persona sceglierà da che punto cominciare il percorso insieme, provando ad immaginare dove arrivare e in che modo: nella relazione costruiremo gli itinerari possibili di questo viaggio.